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Sagra del Passatello Savio

Sagra del Passatello Savio

Sagra del Passatello Savio

Sagra del Passatello Savio

Informazioni sulla Sagra del Passatello

Sagra del Passatello, dal 13 al 23 Ottobre. Passatelli delle Azdore, in Brodo o Asciutti, gustosamente conditi con ricette di carne e pesce, Fiorentina o Grigliate miste di carne, Fritto di pesce, Pizzeria e tanto altro! Il tutto unito a del buon vino e allo spirito di divertimento del Paese! Momenti di svago e divertimento per tutta la famiglia, Vi Aspettiamo numerosi.
La cucina Apre alle 19.00.

Sagra Del Passatello
Via Romea Sud 664, Savio, 48125, Italy

Informazioni:
www.facebook.com/SagraPaesanadelPassatello
sagradelpassatello@gmail.com

Altre informazioni su Savio

Savio fa parte del comune di Ravenna, in provincia di Ravenna, nella regione Emilia-Romagna.

La frazione o località di Savio dista 13,91 chilometri dal medesimo comune di Ravenna.

Il Savio (dal latino Sapis) è un fiume dell’Emilia-Romagna tributario del Mar Adriatico. Il suo corso è lungo 126 km, il che ne fa il fiume più lungo della Romagna.

Da qui bagna poi svariati centri tra i quali, Sarsina, Montecastello, Mercato Saraceno, Bivio Montegelli e Borello.

Da quest’ultima località (che è frazione di Cesena) il fiume riceve da sinistra il torrente omonimo Borello, suo principale tributario, dopodiché entra in pianura raggiungendo in breve la città di Cesena.

Attraversato il centro urbano (al termine del quale riceve da destra il torrente Cesuola) il fiume scorre poi più lento con andamento meandriforme e pesantemente arginato, entrando in provincia di Ravenna dove sfiora i centri di Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna.

Presso l’omonima località di Savio (frazione sia di Cervia che di Ravenna) il fiume inizia a risentire dell’influenza del mare cosicché compie un’ampia serie di meandri sino a giungere nei pressi di Cervia dove, tra le località di Lido di Classe e Lido di Savio, sfocia nel Mar Adriatico.

Dalla fine del XX secolo la sua piccola sorgente è indicata da un monumento in ferro su cui spiccano l’immagine del lupo, simbolo di Montecoronaro, e gli anelli della caveja simbolo della Romagna.